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Aulla - Abazia dell'Aulla (S. Caprasio) - Via, Strada di Val di Magra

 

(Aulla)

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    AULLA (Aula). Terra murata, già castello in Val di Magra, capoluogo di Comunità, e di Provincia della Lunigiana Estense, residenza di un Delegato di governo e di un giusdicente, nella Diocesi di Massa di Carrara, già di Sarzana, Ducato di Modena.
    Risiede sulla ripa sinistra del fiume Magra in uno sprone fiancheggiato a settentrione dal torrente Tavarone, a ostro dall’Aulella, mentre a ponente la Magra lambisce le sue mura alla confluenza dell’Aulella, nel grado 27° 38’ longitudine e 44° 13’ latitudine sull’antica strada
    Francesca o Pontremolese; 10 miglia toscane a settentrione di Sarzana, 14 miglia toscane a ostro scirocco di Pontremoli; 15 miglia toscane a maestro di Massa di Carrara.
    Il nome di Aulla, già
    Aula, ci dà l’indicazione della sua origine presa dal palazzo, Corte, e Aula dei suoi primi baroni. Il più antico dei quali comparisce il marchese di Toscana Adalberto, figlio del conte Bonifazio, il quale nell’anno 884 fece costruire dai fondamenti al confluente dei fiumi Magra e Aula, dentro il castello di questo nome un badia, oggi propositura di S. Caprasio dell’Aulla. Il qual fatto si manifesta nell’istrumento dello stesso anno celebrato nella città di Lucca, per cui vennero assegnate in dote alla nuova abazia molte sostanze e tributi dei suoi dominj nei confini della Lunigiana e della Garfagnana, fra i quali eravi il castello di Aulla.
    Nel 1094 risiedeva nell’Aulla il marchese Oberto figlio di
    Alberto Rufo fratello di Guglielmo Francesco che fu l’autore dei marchesi di Massa. In detto anno il prenominato Oberto con la sua madre contessa Giulitta, stando nel borgo di Aulla dettarono a favore del monastero di S. Venerio del Golfo una donazione di beni situati nel piviere di S. Stefano a Marinasco della Spezia. – Seguì più tardi (1202) nel
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    chiostro dell’abazia dell’Aulla il giuramento dei marchesi Corrado l’antico, Alberto il poeta e Guglielmo; tutti dei Malaspina, per la concordia sentenziata dagli arbitri fra essi e il vescovo di Luni. (MURAT. Ant. Estens.)
    Dopo quell’epoca gli abati dell’ordine benedettino di questa famosa badia signoreggiavano, quasi regoli, sopra i vassalli del castello donato, sino a che i marchesi Malaspina discesi da Corrado l’
    antico ebbero il maggior frutto di quest’antico giuspadronato, quando si fecero eleggere in abati di governo, o in commendatarii. Uno de’primi abati di questa illustre prosapia fu Bernabò dei marchesi Malaspina canonico di Sarzana innanzi che fosse eletto (anno 1378) in Arcivescovo di Pisa. – D’allora in poi i marchesi di Aulla della branca di Lusollo e Podenzana ebbero la signoria e il benefizio della badia di questa Terra.
    Il qual benefizio fu costantemente dai dinasti dell’Aulla contemplato come parte del patrimonio avito, sia nell’istrumento di divise rogato nel 1408; sia in quello di alienazione fatta nel 1543 da uno di essi al capitano
    Adamo Centurione patrizio di Genova. Fu allora che il nuovo feudatario fece munire l’importante posizione dell’Aulla coll’erigere (ERRATA: nella rupe che) nella rupe serpentinosa che le sovrasta dal lato del fiume Magra e dell’Aulella la rocca denominata la Brunella.
    Gli eredi del Centurione ne ritennero il dominio sino al principio del secolo XVIII, alla qual’epoca il marchesato dell’Aulla, per cagione del partito preso dai suoi dominatori nelle guerre della successione di Spagna, fu tolto alla stirpe
    Centurione per ordine dell’imperatore Carlo VI, il quale con diploma del 31 ottobre 1714 ne investì il marchese Alessandro Malaspina di Podenzana. I di lui nipoti dovettero subire la sorte di altri feudatarii della Lunigiana in virtù delle politiche vicende, e della pace di
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    Vienna del 1814. Per le quali cose dopo sei e più secoli questa contrada ritornò sotto il dominio assoluto della R. Casa d’Este. – Vedere APPENDICE.
    Comunità di Aulla. – La Comunità di Aulla a forma dell’attuale regolamento governativo ed economico comprende nella sua giurisdizione nove popoli con una popolazione di 4086 abitanti. Essa confina con sette Comunità; a settentrione con la Comunità Granducale di Terrarossa, mediante il fosso Cisolagna sulla destra del fiume Magra, e di qua dalla Magra, mediante il torrente Tavarone in parte, e nel restante per artificiali confini; a occidente è a contatto con la Comunità di Bolano spettante al regno Sardo; a libeccio trova la Comunità Granducale di Albiano; a ostro per breve tragitto tocca la Comunità di S. Stefano dei RR. Stati Sardi, e quindi l’exfeudo di Fosdinuovo; a scirocco levante confina con la Comunità Granducale di Fivizzano, cui serve per qualche tratto di limite naturale il torrente Arcinasso,e finalmente a greco il territorio dell’Aulla costeggia la Comunità dell’exfeudo di Licciana.
    Il terreno è per la massima parte montuoso; spetta alle rocce stratiformi di grès antico di schisto e di calcareo argilloso. In alcune pendici peraltro, e segnatamente nella valle inferiore del Tavarone, a tali rocce sovrappongono marne contenenti conchiglie fossili e altri corpi organici.
    Molta superficie di questa Comunità è occupata dai letti spaziosissimi dei fiumi
    Magra e Aulella e dal torrente Tavarone. Il primo di essi attraversa il territotio della Comunità dal lato occidentale e separa dall’Aulla l’ex-marchesato di Podenzana; il secondo lo percorre dal lato d’ostro e di levante; il terzo ne lambisce quasi costantemente i confini del lato settentrionale. Anche il grosso torrente Bardine prima di unirsi al fiume Aulella scorre per due miglia dentro
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    la Comunità di Aulla. Non dirò dei minori fossi, borri e rivi che a destra e a sinistra fluiscono per il territorio dell’Aulla, senza però che l’agraria e le arti manifatturiere cerchino di trarne profitto maggiore di quello che la necessità comanda per avere dei mulini. – Assai minore è lo spazio occupato dalle strade comunitative tutte pedonali, tutte senza ponti, tutte malagevoli, meno quella provinciale che lungo la sinistra ripa della Magra conduce per Aulla a Pontremoli; la quale attualmente sta rettificandosi e ampliandosi per renderla rotabile fra Aulla e Fivizzano, Aulla e Pontremoli, Aulla e Fosdinuovo, Aulla e Bagnone.
    Le produzioni agrarie di questa contrada consistono principalmente in castagni, in pascoli naturali e in vigneti. Di quest’ultima piantagione sono rivestiti a dovizia i poggi di Podenzana. Risorsa importantissima è quella del minuto bestiame che ivi si alimenta. Li cereali appena bastano nelle buone raccolte alla popolazione. In alcune piagge e luoghi meglio esposti vi prospera il gelso e l’olivo. Queste due delicate e preziose piante indicano da per loro, che il clima di questa Comunità è temperato anzi che rigido, soggetto però alle nebbie per la vicinanza di tante acque, non che ai venti che soffiano con impeto lungo le gole del sovrastante Appennino.
    La situazione favorevole dell’Aulla, posta quasi al centro della Lunigiana, e sul passaggio più frequentato fra la Toscana occidentale e la Lombardia, reca un profitto giornaliero ai suoi abitanti, sia per i mercati che ivi si tengono, sia per la giornaliera opera delle vetture, sia per la risorsa che ai locandieri e osti fornisce il frequente tragitto di merci e di forestieri.
    Si tiene in Aulla una fiera di gran concorso il primo di giugno, giorno della festa di S. Caprasio titolare della chiesa e Patrono della Terra. – Restano a conoscersi altre istruzioni spettanti all’Aulla.

    POPOLAZIONE
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    della Comunità di AULLA distribuita per Parrocchie

    - nome del luogo: AULLA (Terra), titolo della chiesa: S. Caprasio (Propositura), abitanti n° 790
    - nome del luogo: Barbarasco (Castello), titolo della chiesa: SS. Quirico e Giuditta (Rett.),
    abitanti n° 394
    - nome del luogo: Bibola (Castello), titolo della chiesa: S. Bartolommeo (Rett.),
    abitanti n° 200
    - nome del luogo: Bigliolo (Villaggio), titolo della chiesa: S. Donato (Rett.),
    abitanti n° 375
    - nome del luogo: Gorasco (Villaggio), titolo della chiesa: S. Bartolommeo (Rett.),
    abitanti n° 163
    - nome del luogo: Olivola (Castello), titolo della chiesa: S. Michele (Rett.),
    abitanti n° 812
    - nome del luogo: Pallerone (Castello), titolo della chiesa: S. Tommaso di Cantorbery (Rett.),
    abitanti n° 442
    - nome del luogo: Podenzana (Castello), titolo della chiesa: SS. Jacopo e Cristofano (Rett.),
    abitanti n° 636
    - nome del luogo: Vecchietto (Villaggio), titolo della chiesa: S. Bartolommeo (Rett.),
    abitanti n° 274
    - Totale
    abitanti n° 4086

    ABAZIA DELL’AULLA in Val di Magra sulla ripa sinistra dello stesso fiume al confluente dell’Aulella, nella terra omonima, già
    Aula o corte del marchese Adalberto figlio del conte Bonifazio di Lucca, che la fondò nell’anno 884, dedicandola a S. Maria e ad altri Santi, sebbene col solo titolo di San Caprazio venga denominata. Quel marchese, nel tempo che la dotò di un ricco patrimonio, sparso per quella valle e nella Garfagnana alta, la destinò in padronato ai suoi eredi, dai quali pervenne agli Estensi ed ai Malaspina. Ai primi fu confermata da Arrigo IV, nel 1067, mentre i secondi ne goderono il frutto con il nome di abati commendatari sino a che, nel 1543, i marchesi di Aulla vendettero al nobile genovese Adamo Centurione per la somma di 4000 scudi la terra dell’Aulla coi poggi
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    di Burcione, e i diritti che avevano sopra il castello di Bibola insieme con il giuspadronato della Badia prenominata. La quale fu a lui confermata il 4 luglio 1550 da Giulio III, e quindi dallo stesso pontefice con Bolla del 20 giugno 1554 tolta ai monaci Olivetani, che dopo i Benedettini l’abitarono, e ridotta a commenda secolare, conferendo la ricca sua prebenda al chierico Jacopo Centurione, con l’obbligo di mantenere pel servizio della sua chiesa un sacerdote curato, oggi proposto dell’Aulla.
    Gli eredi e successori di Adamo Centurione godettero lungo tempo il fondo e benefizio dell’Aulla, ma la parte che essi presero nella guerra della successione, fu cagione della perdita di quel feudo Imperiale e del padronato dell’annessa Badia, accordata poi, con Diploma di Carlo VI, del 31 ottobre 1714, al marchese Alessandro Malaspina di Podenzana, che nominò in abate uno dei marchesi di Mulazzo. Alla di cui vacanza, per lettere dell’imperatore Giuseppe II, del 2 ottobre 1767, dirette al vescovo di Luni e Sarzana, fu proposto e nominato in abate dell’Aulla un marchese Alfonso di Podenzana.
    I beni di questa pingue Badia vennero in gran parte alienati sotto il regime francese per decreto della Repubblica italiana del 3 settembre 1802.
    Fu nel suo chiostro, di cui oggi fa parte la canonica del proposto, dove nel 31 maggio del 1202 seguì il giuramento di adesione al Lodo pronunziato nel 12 dello stesso mese dagli arbitri sopra alcune vertenze fra il vescovo di Luni, i marchesi Malaspina ed i nobili di Vezzano, presenti molti signori di Lunigiana e di Versilia. La suddetta propositura comprende 790 abitanti.
    – Vedere AULLA Terra in Val di Magra.

    VIA, o STRADA DI VAL DI MAGRA. – Staccasi questa attualmente a Ceserano dalla Via militare di Fivizzano, passa dall’Aulla, e di costì rimontando la ripa sinistra
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    del fiume Magra attraversa i paesi di Terra Rossa e di Villa Franca, rasenta il poggetto di Filattiera innanzi di entrare nella lunga città di Pontremoli per poi salire sul varco della Cisa sino dove arriva la bella strada carrozzabile che viene da Parma, Borgo S. Donnino e Fornovo, dopo aver corso nel territorio disunito del Granducato circa miglia 20 fiorentine.
    Quest’ultima Via di Val di Magra, sebbene provinciale, è stata resa postale a partire da Sarzana e di là per Borgo S.Stefano e Aulla, entrare nel territorio disunito del Granducato, percorrendo da Terra Rossa fino sull’Appennino della Cisa, quasi 20 miglia fiorentine nel territorio Granducale.
    NB. Non parlo della VIA LEOPOLDA PISTOJESE che sta costruendosi attualmente da una società anonima per salire da Pistoja sull’Appennino detto della
    Collina e di là entrare nella Valle del Reno bolognese fino al confine dello Stato Pontificio, perché non è opera del Governo Toscano, sebbene da esso sia stata approvata e generosamente sovvenuta.
Localizzazione
ID: 6
N. scheda: 3750
Volume: 1; 5
Pagina: 4 - 5, 168 - 170; 735
Riferimenti: 10
Toponimo IGM: Aulla
Comune: AULLA
Provincia: MS
Quadrante IGM: 096-4
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1577475, 4895498
WGS 1984: 9.97056, 44.21016
UTM (32N): 577538, 4895673
Denominazione: Aulla - Abazia dell'Aulla (S. Caprasio) - Via, Strada di Val di Magra
Popolo: S. Caprasio ad Aulla
Piviere:
Comunità: Aulla
Giurisdizione: Aulla
Diocesi: (Luni - Sarzana) Massa Ducale
Compartimento: x
Stato: Ducato di Modena
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