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Scansano - Via Traversa dal Mont'Amiata all'Aurelia

 

(Scansano)

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    SCANSANO nella Maremma Grossetana fra la Valle dell'Albegna e quella inferiore dell'Ombrone senese. – Terra capoluogo di Comunità e di giurisdizione con pieve collegiata (S. Gio. battista) nella Diocesi di Soana, Compartimento di Grosseto.
    Risiede sulla schiena del poggio, la cui cima è denominata degli Olmi di Scansano, poggio che dal lato di settentrione mediante la fiumana Trasubbio ed il Trasubbino acquapende nel fi. Ombrone, mentre le acque dalla parte volta a settentrione scolano nell’Albegna.
    Trovasi Scansano circa 840 braccia sopra il livello del mare Mediterraneo, fra il gr. 28 59' 2" longitudine ed il gr. 42 41' di latitudine, 14 miglia toscane a scirocco di Grosseto passando per la strada provinciale che guida a Manciano, il qual ultimo paese è altrettanto, sebbene in direzione opposta, distante da Scansano, quando quest'ultimo lo è da Grosseto.
    Comecchè sia cosa molto credibile che cotesto paese esistesse nei secoli anteriori al mille sotto qualche altro nome, contuttociò la storia di Scansano non comincia a comparire se non che sul declinare del sec. XIII.
    Imperocchè fra le non poche scritture inedite, oltre quelle stampate, da me viste, non mi è riescito incontrare rammentato Scansano innanzi le divise fatte nel 1272 tra i due rami dei conti Aldobrandeschi di Soana e di Santa Fiora, all’ultimo de'quali toccò fra le altre terre della contea Aldobrandesca anche questa di Scansano col suo distretto.
    Che se con placito del di 7 giugno 1072 pubblicato dal
    Muratori nelle sue Antichità del Medio Evo fu aggiudicato alla Badia del Mont'Amiata la Rocca di Scansano, dissi però all'Art. Rocchetta, o Rocchette di Radicofani essere stato ivi per sbaglio stampato Scansano invece di Sensano, o Senzano, vocabolo di una di quelle due Rocchette.
    Premesso ciò, rispetto alle vicende politiche relative a cotesta Terra rammenterò come all’Art. Santa Fiora
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    furono indicati i fatti accaduti nei primi 30 anni del sec. XIV fra i Conti Aldobrandeschi di Santa-Fiora ed il Comune di Siena, il quale tolse più volte e poi rese ai primi il Castello di Scansano. Dissi ancora come fuori di Scansano fu edificato nel 1609 un convento pei frati Francescani dell'Osservanza, il quale esiste tuttora in luogo detto Petreto, dove continuano ad abitarlo i religiosi della Riforma di S. Francesco, la cui chiesa porta per titolo S. Pietro a Petreto.
    Finalmente ivi fu pure segnalato il tempo ed il modo col quale la Terra di Scansano con il suo distretto dai conti Sforza di Santa-Fiora fa alienata alla corona di Toscana. In aumento a ciò giova qui aggiungere a quale mente cotesta Terra fu comprata dal Graanduca Cosimo II mediante istrumento del 12 gennajo 1615 per il prezzo di scudi 15000 da paoli dieci l'uno, che scudi 15000, pagati nell'atto di Alessandro Sforza C. di Santa-Fiora che l'alienava, e per gli altri sc. 200000 fo convenuto che dovessero essere rinvestiti in tanti beni stabili o luoghi di Monte da ipotecarsi per sicurezza ed evizione di detta compra con la speciale promessa del venditore di ottenere il consenso da chiunque della sua famiglia, o da chi altro fosse stato di ragione. – (Arch. delle Riformagioni di Firenze).
    Esiste pure in quell'archivio una relazione in data del 20 sett. 1625 fatta dai deputati incaricati di riferire il loro parere sopra alcune domande avanzate al governo dalla Comunità di Scansano; cioè, 1.a per la grazia di edificare la canonica per il pievano della ch. di S. Giovan Battista in Scansano; 2.a per poter introdurre in Scansano merci, cuojami e panni dall'estero; 3.a affinché il potestà residente in Scansano dovesse rinnovarsi ogni anno e non ogni tre anni come per
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    il passato; 4.a che fossero confermati al Comune di Scansano i suoi particolari statuti; 5.a di poter levare il sale da Grosseto, e venderlo al prezzo solito; 6.a di aumentare il salario al sindaco (gonfaloniere) ai priori e camarlingo, primi uffiziali della Comunità; 7 a di poter stabilire nella corte di Scansano per cinque anni i pascoli (fide) col pagamento del solito dazio, ecc.
    Sottoposto quindi il parere alla ponderazione del Principe, in piè di ciascuna domanda si trova notata l'intenzione sovrana.
    Quindi con motu proprio del 14 sett. 1641 la Comunità e Terra di Scansano fu sottoposta per la parte economica al magistrato dei Nove conservatori dello Stato, fino a che il Granduca Leepoldo I, volendo dare più utili e generose disposizioni a favore di tutta la Maremma grossetana, con legge del dì 11 aprile 1778 staccò questa dall’amministrazione economica e politica del Granducato, e ne costituì un governo a sè sotto il vocabolo di Provincia inferiore senese, corrispondente presso a poco all'attuale Compartimento di Grosseto, meno i Presidj, il Principato di Piombino in terraferma, e le Comunità di Campiglia, di Monteverdi e della Sassetta. Quindi con la legge medesima furono stabiliti in della Provincia otto potestà, i quali in virtù del motuproprio del 10 dicembre 1776 erano stati qualificati vicarj regj con facoltà di giudicare dentro ai confini loro assegnati tanto nelle cause civili come nelle criminali. – Per la parte politica e governativa sopraintendeva ai vicarj medesimi un Commissario della Provincia residente in Grosseto; il qual sistema governativo è stato esteso e rettificato mediante i saggi provvedimenti del Granduca Leopoldo I felicemente regnante
    Scansano nella stagione estiva e talvolta nei primi mesi di autunno è destinato a stanza de'giudici del tribunale di Prima istanza, del provveditore della Camera, del commissario R. e di molti altri uffiziali superiori soliti
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    nelle altre stagioni a risedere in Grosseto.

    MOVIMENTO della Popolazione della TERRA DI SCANSANO a tre epoche diverse (1), divisa per famiglie, per età e per stato.

    ANNO 1745: Impuberi maschi 193; femmine 195; adulti maschi 218, femmine 309; coniugati dei due sessi 289; ecclesiastici dei due sessi 43; numero delle famiglie 297; totale della popolazione 1247.
    ANNO 1833: Impuberi maschi 296; femmine 242; adulti maschi 201, femmine 277; coniugati dei due sessi 474; ecclesiastici dei due sessi 26; numero delle famiglie 312; totale della popolazione 1516.
    ANNO 1840: Impuberi maschi 214; femmine 251; adulti maschi 334, femmine 352; coniugati dei due sessi 504; ecclesiastici dei due sessi 28; numero delle famiglie 341; totale della popolazione 1683.

    (1) N.B.
    Non posso indicare la popolazione e le famiglie che nel 1640 abitavano in Scansano perché essa manca nella Statistica di quell’anno, abbenchè cotesta Terra fino dal 1615 avesse cessato, come si è detto, di essere feudale.

    Comunità di Scansano.
    Il territorio di questa Comunità occupa una superficie di 77550 quadri 2621 dei quali spettano a corsi d'acqua ed a pubbliche strade.
    Nel 1833 vi abitavano familiarmente 3141 individui, a proporzione cioè di circa 33 persone per ogni miglio quadr. di suolo imponibile.
    Confina con 5 Comunità del Granducato. – Dirimpetto a scirocco il territorio di Scansano ha di fronte quello comunitativo di Manciano, a partire dalla confluenza del torrente
    Vivajo nel fiume Albegna, e di là mediante il corso retrogrado di questo fiume prendendo la direzione verso grecale fino alla confluenza del torrente Fiascone, il quale sbocca dal lato destro nell'Albegna. A questo punto cessa la Comunità di Manciano ed entra a confine di fronte a levante quella di Roccalbegna, con la quale l'altra di Scansano rimonta verso settentrione il torrente predetto fino alle sue scaturigini salendo in
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    cima ai poggi che separano la Valle dell'Albegna da quella dell'Ombrone inferiore senese, e riscendendo iu quest'ultima per il valloncello di Acquaviva, col quale arriva sulla fiumana del Trasubbio, che oltrepassa per entrare nel torrente suo tributario, il Trasubbino. Costì cambiando direzione da settentrione a ponente i due territorj mediante il corso del Trasubbino dirigonsi nella fiumana del Trasubbio, la quale dopo il tragitto di circa quattro miglia si vuota nell'Ombrone. Però due miglia toscane innanzi che vi entri la fiumana testè indicata alla confluenza del torrente Frosina cessa il territorio comunitativo di Roccalbegna e succede dirimpetto sempre a settentrione quello di Campagnatico, col quale l’altro di Scansano continua a dirigersi verso ponente mediante il corso della fiumana medesima, finchè poco dopo esser discesi nel fiume Ombrone sottentra il territorio comunitativo di Grosseto. Con quesl'ultimo l'altro di Scansano, piegando quasi ad angolo retto, si avvia lungo il fiume, prima verso maestrale, poi per breve tratto a libeccio e quindi a scirocco finchè riprende la direzione di libeccio finchè dopo aver serpeggiato con l'Ombrone lo abbandona alla confluenza del torrente Majano che sbocca in detto fiume fra la strada provinciale di Scansano ed il Cast. d'Ischia.
    A questo confluente sottentra a confine il territorio comunitativo di Magliano, col quale il nostro rimonta di conserva nella direzione di scirocco il torrente predetto fino quasi alle sue sorgenti che trovansi presso la sommità del poggio di Montiano Vecchio, dove dal lato di libeccio si chiude la Valle dell'Ombrone, e si apre dirimpetto a scirocco quella inferiore dell'Albegna, nel cui fiume i due territori si dirigono, prima accompagnandosi col torrente
    Sorra nel vallone dell'Osa, che poi abbandonano per proseguire il cammino verso ostro finchè entrano nel torrente Patrignone col quale per
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    poco si accompagnano, e quindi lasciano a ponente per attraversare la strada rotabile che guida da Magliano a Scansano. Costì dopo aver rasentato dal lato di ponente il poggio di Pereta scendono nel torrente Torbone e con esso dirigonsi a scirocco in quello del Vivaio col quale dopo un miglio entrano nel fi. Albegna, dove la Comunità di Scansano ritrova il territorio comunitativo di Manciano.
    Fra i maggiori corsi d'acqua che bagnano i confini del territorio di Scansano contasi, a levante il fi. Albegna, a settentrione la fiumana Trasubbio, a maestrale il fiume Ombrone ed a libeccio il torrente
    Majano.
    I poggi più elevati sono quelli di Scansano, di Poggio-Ferro e di Montiano-Vecchio. – Niuna di quelle altezze per altro arriva alle mille braccia, giacchè la sommità del poggio di Scansano misurata in due punti dal Pad. Inghirami, al così detto Prato degli Olmi, alla base della Croce, fu trovata br. 977, mentre al segnale di levante, altra cima del poggio medesimo non é che br. 962,5 sopra il livello del mare Mediterraneo. Rispetto alla porzione di Scansano situata sul fianco settentrionale dello stesso Poggio; essa è 120 br. più bassa della sua sommità.
    Poche strade rotabili, e queste senza ponti, attraversano i fiumi, le fiumane ed i torrenti che passano per il vasto territorio di questa Comunità. È provinciale rotabile quella che da Grosseto guida a Manciano passando per Scansano e Monte-Merano.
    E in parte comunitativa la strada che staccasi dalla R. davanti allo Stagno di Orbetello per dirigersi alla Barca del Grazzi sull’Alhegna, di là dal qual fiume sale a Magliano e passando da Pereta arriva a Scansano.
    In quanto alla qualità del terreno in una superficie quadra di oltre 97 miglia toscane sarebbe per me impossibile segnalare le molte varietà di rocce che la ricuoprono.
    Il poggio,
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    per esempio, su cui risiede Scansano generalmente è formato di gres o macigno nella qual pietra é stata ivi aperta costà una cava per opere di quadro impiegate nelle fabbriche di quei dintorni, mentre nel fianco meridionale dello stesso poggio verso la Val-d'Albegna scuopresi la roccia calcarea compatta che di tanto in tanto mette fuori il capo dal macigno o dallo schisto marnoso.
    Cotesta calcarea è attraversata in varj sensi da filoncino di spato, e bene spesso da quelli di quarzo. Dalla parte poi dei colli di Magliano sottentra la marna conchigliare cerulea, e per tutto altrove si trovano brecce silicee, e impasti frammentari di pietra cornea nerastra disposti in banchi talvolta venati da rilegature di quarzo bianco opaco.
    Rispetto ai prodotti agrari, nel poggio intorno a Scansano esistono dei poderi con case coloniche stantechè l'aria in Scansano, essendo fra le meno infide della Maremma, come dissi, il paese è destinato alla statatura degli impiegati superiori di Grosseto.
    Le boscaglie per altro ed i pascoli naturali costituiscono anche in questa Comunità della Maremma la maggior produzione, sia per ridurre quegli alberi in carbone, o per farne ceneri da potassa, sia per legname da costruzione, per doghe da botte, ec. Nei pascoli naturali poi vivono intiere razze di cavalli, molte vaccine, branchi di pecore e di majali che vi si propagano e vi s'ingrassano.
    La chiesa parrocchiale di S. Gio. Battista a Scansano fu eretta in collegiata nell'anno 1628. Essa è preceduta dal preposto pievano, che è l'unica dignità di quel capitolo.

    QUADRO della Popolazione della COMUNITA’ di SCANSANO a tre epoche diverse (1).
    - nome del luogo: Mont’Orgiali, titolo della chiesa: S. Biagio (Pieve), diocesi cui appartiene: Soana, abitanti anno 1745 n° 386, abitanti anno 1833 n° 273, abitanti anno 1840 n° 498
    - nome del luogo: Murci, titolo della chiesa: S. Domenico (Pieve),
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    diocesi cui appartiene: Soana, abitanti anno 1745 n° 206, abitanti anno 1833 n° 516, abitanti anno 1840 n° 547
    - nome del luogo: Pancone (1), titolo della chiesa: Nome di Maria (Pieve), diocesi cui appartiene: Soana, abitanti anno 1745 n° -, abitanti anno 1833 n° 233, abitanti anno 1840 n° 260
    - nome del luogo: Polveraja, già al Cotone, titolo della chiesa: S. Matteo (Pieve), diocesi cui appartiene: Soana, abitanti anno 1745 n° 137, abitanti anno 1833 n° 302, abitanti anno 1840 n° 322
    - nome del luogo: Poggio Ferro (1), titolo della chiesa: S. Croce (Pieve), diocesi cui appartiene: Soana, abitanti anno 1745 n° -, abitanti anno 1833 n° 301, abitanti anno 1840 n° 302
    - nome del luogo: Scansano, titolo della chiesa: S. Giovanni Battista (Prepositura Collegiata), diocesi cui appartiene: Soana, abitanti anno 1745 n° 1247, abitanti anno 1833 n° 1516, abitanti anno 1840 n° 1683

    - Totale abitanti anno 1745: n° 1976
    - Totale abitanti anno 1833: n° 3141
    - Totale abitanti anno 1840: n° 3612

    (1) N.B.
    Le parrocchie di Pancone e di Poggio Ferro erano sempre cappellanie curate nell’anno 1745, la prima delle quali fu sottoposta al parroco di Montorgiali, la seconda al preposto pievano dio Scansano.

    SCANSANO nella Maremma grossetana. – Si aggiunga al suo posto la notizia di una sentenza pronunziata in Siena li 10 gennajo del 1361 (stile comune) dal giudice collaterale dei Conservatore di quel Comune contro il conte Udebrando del fu conte Pietro di Santa Fiora condannato in lire 500 di denari san. e nella restituzione della sesta parte del Castello e distretto indiviso di Scansano da darsi a Spinello del fu Spinello Tolomei di Siena, che ne era stato violentemente dal detto conte spogliato. – (ARCH DIPL. FIOR. Carte del Monastero di
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    S. Maria degli Angeli di Siena).
    In fine, – Nel 1833 la Comunità di Scansano contava 3141 individui, e nel 4845 ne aveva 3362, come appresso:

    Montorgiali,
    Abitanti N° 340
    Murci,
    Abitanti N° 521
    Pancole,
    Abitanti N° 230
    Poggio Ferro,
    Abitanti N° 291
    Polveraja,
    Abitanti N° 334
    SCANSANO,
    Abitanti N° 1646
    TOTALE
    Abitanti N° 3362

    VIA TRAVERSA DAL MONT’AMIATA ALL’AURELIA. – E’ una nuova strada provinciale non ancora terminata che staccasi nella Terra di Arcidosso da quella del Mont’Amiata, passa per il fianco occidentale del Monte Labbro onde entrare nella Valle dell’Albegna e quindi in Roccalbegna, Scansano e Magliano sino alla Barca del Grazzi, dove varcato il fiume Albegna trova a miglia 33 1/3 fiorentine la Via Traversa che dalla regia postale Romana guida alla Via Aurelia presso la Torre delle Saline.
    La costruzione recente di questa strada provinciale portò casualmente la scoperta di non poche mura e avanzi di edifizi fra la Terra di Magliano e la Barca del Grazzi in luogo denominato i Poggetti e la Doganella, lungo il torrente Patrignone alla distanza di circa miglia 3 a ostro di Magliano e miglia 1 1/2 a settentrione della Barca del Grazzi sull’Albegna.
    Gli avanzi di dette mura su quell’eminente recinto presentanti una figura ovale, han fatto supporre che appartenessero a qualche città etrusca (
    f. a Caletra) perita innanzi che vi penetrassero gli eserciti romani, i quali costà presso più tardi fondarono in Saturnia una colonia di cittadini coll’accordare alla medesima l’agro da T. Livio appellato Caletrano. – Vedere SATURNIA e MAGLIANO nel SUPPLEMENTO promesso a quest’Opera.
Localizzazione
ID: 3835
N. scheda: 47440
Volume: 5; 6S
Pagina: 213 - 216, 734; 229 - 230
Riferimenti:
Toponimo IGM: Scansano
Comune: SCANSANO
Provincia: GR
Quadrante IGM: 128-2
Coordinate (long., lat.)
Gauss Boaga: 1691497, 4728844
WGS 1984: 11.33842, 42.68979
UTM (32N): 691561, 4729018
Denominazione: Scansano - Via Traversa dal Mont'Amiata all'Aurelia
Popolo: S. Giovanni Battista a Scansano
Piviere: S. Giovanni Battista a Scansano
Comunità: Scansano
Giurisdizione: Scansano
Diocesi: Sovana
Compartimento: Grosseto
Stato: Granducato di Toscana
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